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Salone di Ginevra 2011, Peugeot pronta a stupire con la nuova 308
09/02/2011
di Michele Formichella
Nuovo design e tecnologia micro-ibrida per la nuova versione. In arrivo ad aprile
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Sarà il prestigioso palcoscenico del'81 Salone internazionale dell'auto di Ginevra (dal 3 al 13 marzo 2011) a fare da cornice al lancio dell'ultima generazione della Peugeot 308, la media francese che già ad aprile - appena uscita dal motorshow - sbarcherà sui mercati europei a caccia di successi.
L'intento del resto è stato dichiarato a chiare lettere dalla stessa casa d'Oltralpe: la nuova Peugeot 308 deve far crescere il già ragguardevole consenso che in poco più di 3 anni ha portato a vendere quasi 900mila veicoli.
Per l'occasione, per stupire quanti già conoscono la Peugeot 308 e per ammaliare quanti ancora ne sono rimasti conquistati, la casa del Leone ha ben pensato di rivederne l'estetica, che nella versione 2011 risulta arricchita dai fari diurni anteriori a led, da nuovi proiettori allo xeno racchiusi in un elemento color titanio e da una nuova griglia dal profilo esagonale.
Il muso ridisegnato conferisce al vano motore un aspetto più coriaceo e grintoso, in linea con il nuovo assetto più aggressivo e con il nuovo design dello scudo posteriore, il tutto collegato da linee di fuga che abbracciano l'intera vettura.
Ma oltre alla rivisitazione del design, la nuova Peugeot 308 2011 punta anche a diventare il modello di riferimento - nel segmento delle Ma oltre alla rivisitazione del design, la nuova Peugeot 308 2011 punta anche a diventare il modello di riferimento - nel segmento delle 'medie' - quanto a sostenibilità ambientale, seguendo le orme della Peugeot 508, con la quale la sorella più piccola condivide l'innovativa tecnologia microibrida e-Hdi e la dotazione di serie del sistema Stop & Start di ultima generazione.
La massa ridotta della nuova Peugeot 308 2011 (in media 25 kg più leggera delle precedenti versioni) insieme all'uso di pneumatici da 16 pollici e all'ottimizzazione di tutta la gamma dei motori VTi, THP e HDi consentono poi una consistente riduzione di emissioni di C02 nell'atmosfera, che non dovrebbero superare i 104 g/km.
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