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Formula 1, la Fia dice si agli ordini di scuderia
10/12/2010
di Fabiana Muceli
A partire dal 2011 i team potranno ribaltare l´ordine di arrivo dei propri piloti. Tra le novità, anche i motori ecologici
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Le regole della F1 negli ultimi anni hanno subito più di un cambiamento: c'è poco da stupirsi se ora si scioglie uno dei nodi critici che ha movimentato l'ultima stagione. Il pugno di ferro si ammorbidisce sulla questione forse più spinosa, perchè la Fia ha deciso di abolire il divieto degli ordini di scuderia nel Mondiale di Formula 1. L’annuncio è arrivato alla fine del meeting tenuto oggi dal Consiglio mondiale a Montecarlo. Ovvero, ora i box potranno tranquillamente gestire le posizioni dei piloti in gara. La norma 39.1 è stata dunque cancellata, ma la Fia si riserverà di valutare se il comportamento delle scuderie potrà causare danni d’immagine allo sport: per queste ultime circostanze, rimarrà inalterato l’articolo 151c del codice sportivo internazionale.
Una norma, quella del divieto degli ordini di scuderia, che in passato ha fatto tanto discutere. Il caso più emblematico è certamente quello del 12 maggio 2002, quando Michael Schumacher superò Barrichello sul traguardo di Zeltweg. L'altro, il più recente, è quello che scatenò la bufera sul Gp di Germania e le aspre critiche della RedBull nei confronti della Ferrari, per aver indotto Felipe Massa a lasciarsi superare da Fernando Alonso. Vicenda che costò al cavallino una multa di 100 mila dollari.
Novità anche per quanto riguarda i motori più ecologici, ma solo a partire dalla stagione 2013: propulsori che consumeranno il 35 per cento in meno perchè dotati di un sistema avanzato di controllo e recupero dell'energia.
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