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Button vince a Suzuka, ma Sebastian Vettel è campione del mondo
09/10/2011
di Domenico Scalera
La Ferrari di Alonso sale sul podio in seconda posizione, anticipando la Red Bull di Vettel
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[ Suzuka ] – Si parte con l’inno nazionale giapponese con il coro di giovani ragazze tutte della zona di Fukushima, in onore delle 200.000 vittime del terremoto e tsunami che ha devastato il Giappone. La vittoria finale è andata alla McLaren di Jenson Button, ma Sebastin Vettel si aggiudica il titolo mondiale di Formula 1 per il secondo anno di fila, il più giovane pilota all’eta di 24 anni e 3 mesi ad aver raggiunto questo traguardo.
Tutto pronto sullo starting grid per il GP del Giappone valido per il 15° mondiale di Formula 1 nel circuito di Suzuka, unico ad avere un disegno ad 8 del circus. L’idolo di casa Kamui Kobayashi sulla Sauber partirà in 7ma fila per aver fatto un giro di pista in qualifica (Q1) senza tempo, scavalcando Michael Schumacher e le due monoposto Renault di Senna e Petrov.Partito il GP, Vettel cerca subito di ostacolare Button spostandosi sulla sinistra, manovra a limite che finisce sotto inchiesta, alle loro spalle ne approfitta la McLaren di Hamilton che riesce a superare Button, mentre l’idolo di casa Kobayashi parte malissimo e dalla 7ma posizione scende in 12ma posizione dopo la prima curva. Al 6° giro la Ferrari di Alonso supera quella del compagno di squadra Massa portandosi in 4^ posizione, mentre HRT di Vitantonio Liuzzi è protagonista di un fuoripista. All’8° giro i commisari comunicano che non ci sono penalità alla Red Bull di Vettel per la manovra su Button al via. Al 9° giro problemi per Hamilton per la foratura di una gomma costretto a rientrare per il primo pit stop di gara, nel giro successivo si ferma anche il leader Sebastian Vettel per il pit stop e monta le morbide. Sibito dopo rientrano assieme Button, Alonso e Webber, al 12° giro è la volta di Massa unico pilota di testa che non si era fermato.
Al 13° giro la classifica dopo il primo pit stop vede in testa Vettel, Button, Alonso, Hamilton, Massa Web, Petrov, Schumacher, Perez e Senna. Mentre la Toro Rosso di Sebastien Buemi appena uscito dai box è costretta al ritiro per la gomma anteriore destra avvitata male dai meccanici. In difficoltà la Mercedes di Rosberg nelle parte iniziale di gara, partito in ultima fila e dopo 15 giri è in 17^ posizione. Al 17^ giro Kamui Kobayashi è autore di un bel sorpasso sulla Toro Rosso di Alguersuari. Al 20° giro rientrano assieme per il secondo pit stop Vettel e Webber costretto ad accodarsi al compagno di squadra, nel giro successivo è la volta della McLaren di Button, ma il pilota inglese rientra in pista proprio davanti alla Red Bull di Sebastian Vettel, guadagnando di fatto una posizione. Al 22° giro, scintille in pista tra la McLaren di Hamilton e la Ferrari di Massa, che rinnovano le polemiche innescate nel GP di Singapore, i due si toccano e la Ferrari ha la peggio e vola la bandella anteriore destra del musetto di Massa, che rimane pericolosamente in pista. Subito dopo sia Alonso che Hamilton rientrano per il pit stop con la Ferrari di Massa leader in classifica provvisoria che rientra nel giro successivo.Al 24° giro la safty car scende in pista proprio per rimuovere i detriti lasciati dalla Ferrari. I commissari avvisano che l’incidente è sotto inchiesta, ma finisce con un nulla di fatto, senza penalità per Hamilton.
La Sefty car rientra al con Button in testa seguito da Vettel, Alonso, Webber, Massa, Hamilton, Shiumi, Perez, Petrov e di Resta per i primi dieci. Al 34° giro Vettel a sorpresa rientra ai box per il terzo pit stop. Scelta sbagliata del team. Difatti il tedesco si ritrova in 10ma posizione, subito dopo lo segue anche il compagno di squadra della Red Bull Mark Webber. Al 36° giro è la volta di Hamilton e della Force India di Poul di Resta, con Vettel che riesce a superare a fatica l’altra Force India di Sutil, risalendo in 6^ posizione. Nel giro successivo Button e Massa cambiano le gomme. La Ferrari di Fernando Alonso si fermerà al 38° giro mentre proprio sul rettilineo del traguardo, Hamilton supera nuovamente la Ferrari di Massa questa volta con un sorpasso pulito. Il leader della gara diventa la Mercedes GP di Michael Schumacher. Al 40° giro la classifica provvisoria vede Schumacher in testa seguito da Button, Alonso che riesce a superare Vettel nel cambio gomme, Webber, Rosberg, Hamilton, Massa, Kobayashi, e Maldonato, con le Mercedes GP con un pit stop in meno. Al 41° giro Hamilton supera la Mercedes GP di Rosberg e nello stesso giro rientra ai box anche il leader provvisorio Schumacher per il III pit stop, mentre si accende la lotta tra la Ferrari di Alonso e la Red Bull di Vettel che è in scia al ferrarista da alcuni giri.
Al 45° giro conduce la McLaren di Jenson Button suguito dalla Ferrari di Fernando Alonso, la Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber, seguono Hamilton, Schumacher, Massa, i due della Sauber Perez, Kobayashi e a chiudere la top ten la Force India di Sutil, ma nel giro successivo è proprio Sutil a superare l'idolo di casa Kamui Kobayashi portandosi in 9^ posizione. Al 48° giro il leader Button perde 8 decimi nei confronti della Ferrari di Alonso che si avvicina, mentre dai box la Red Bull da ordini di scuderia ed avvisa Vettel e Webber di non prendere rischi. Nel finale non ci sono soprese e vince la McLaren di Jenson Button, sul podio anche la Ferrari di Fernando Alonso e la Red Bull di Sebastian Vettel che conquista comunque il titolo mondiale di Formula 1. Per il titolo costruttori bisognerà attendere il prossimo Gran Premio di Corea. A punti anche Webber, Hamilton, Schumacher, Massa, Perez, Petrov e Rosberg.
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