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Doppietta Ferrari al Gran Premio del Bahrain


14/03/2010

di Grazia Dragone

La Rossa torna alla vittoria. Beffato da un guasto meccanico il tedesco Sebastian Vettel. Hamilton è terzo


Doppietta Ferrari al Gran Premio del Bahrain [ Sakhir, Bahrain ] - Festa Rossa in Bahrain dove la Ferrari torna a vincere riscattando un 2009 nefasto. Dopo aver sfiorato la pole position durante le qualifiche di sabato, la Rossa di Maranello convince in una gara condizionata dal caldo e dal notevole carico di carburante sulle monoposto.
Chiude in terza posizione il britannico Lewis Hamilton. Quarto, invece, lo sfortunato Sebastian Vettel, che dopo aver dominato qualifiche e gran parte della corsa è costretto a chiudere ai margini del podio, beffato da un guasto meccanico.

Prestazione appannata, invece, per il campione in carica Jenson Button, che a bordo della sua McLaren non brilla ed ottiene la settima posizione. Poco convincente anche la Mercedes GP(ex Brawn GP), che nonostante l’acclamato ritorno di Michael Schumacher, non riesce a ripetere l’exploit dello scorso anno.
Tutto in salita l’inizio delle debuttanti del circus, che ottengono magri risultati: l’uscita di pista di Hispania Racing e Virgin, mentre la Lotus è rimasta nelle retrovie. Bene invece la Force India che conquista un’apprezzabile nona posizione con il pilota italiano Liuzzi.

Avvio di gara regolare in cui Sebastian Vettel scatta dalla prima posizione, conservando la leadership per gran parte del gran premio. Fernando Alonso strappa il secondo posto al compagno di squadra Felipe Massa e tallona il tedesco per tutta la gara. Hamilton è subito aggressivo, mentre Michael Schumacher guadagna una posizione. Webber si rende protagonista di una frenata che impedisce la visibilità ai piloti Sutil e Kubica, i quali si toccano e scivolano nelle retrovie.

I primi giri vedono l’uscita dalla corsa del pilota indiano Chandock, a bordo della debuttante Hispania Racing, e della Virgin di Lucas di Grassi, che parcheggia la sua monoposto nella via di fuga.
Intorno al tredicesimo giro inizia il balletto dei pit stop per la sostituzione dei pneumatici, che vedono i team particolarmente impegnati nell’ottenere tempi inferiori rispetto agli avversari, anche in previsione di un riconoscimento che sarà assegnato alle squadre che effettueranno il cambio gomme nel minor tempo possibile.

Intanto Vettel, Alonso e Massa segnano il passo scavando un divario con i diretti antagonisti Hamilton, Rosberg, Schumacher e Webber. Seguono tutti gli altri, che registrano distacchi notevoli dalla testa della corsa. Ancora altri ritiri caratterizzano la gara. Durante un pit stop la Renault di Petrov evidenzia una rottura ad una sospensione, mentre Bruno Senna ha un cedimento al motore.

La Ferrari di Alonso comincia ad accorciare le distanze da Vettel in seguito al pit stop, mentre al 25esimo giro un bel sorpasso di Kubica a de La Rosa risveglia i tifosi dal torpore della gara, che scorre monotona senza particolari guizzi di vivacità, complice evidentemente il carico dei serbatoi e la gestione dei pneumatici, messi a dura prova dalle condizioni della pista fortemente abrasiva.

Ma il tracciato desertico, un circuito stop and go caratterizzato da accelerazioni e frenate, riserva un'inaspettata sorpresa. La vettura di Vettel accusa una perdita di potenza per un guasto di natura meccanica, favorendo la rimonta della Ferrari. Alonso inizia a braccare il tedesco riuscendo a strappargli la leadership del GP del Bahrain. Anche il brasiliano Felipe Massa sopravanza la Red Bull di Vettel, che cerca di amministrare il residuo vantaggio sugli avversari per tentare di raggiungere il traguardo della corsa. Ma Hamilton riesce a superarlo e raggiunge la storica rivale sul podio.

Dai 49 giri del GP del Bahrain, per una distanza complessiva di 308 km, sono emerse due grandi protagoniste e storiche rivali:Ferrari e McLaren sono tornate a contendersi il dominio della Formula 1. Mentre la Red Bull, nonostante le grandi potenzialità, dovrà migliorare la propria affidabilità se vorrà lottare per il titolo iridato.

L’ordine di arrivo:

1.Fernando Alonso (Spa) Ferrari
2.Felipe Massa (Bra) Ferrari
3.Lewis Hamilton (Gbr) McLaren-Mercedes
4.Sebastian Vettel (Ger) Red Bull-Renault
5.Nico Rosberg (Ger) MercedesGp
6.Michael Schumacher (Ger) MercedesGp
7.Jenson Button (Gbr) McLaren-Mercedes
8.Mark Webber (Aus) Red Bull-Renault
9.Vitantonio Liuzzi (Ita) Force India-Mercedes
10.Rubens Barrichello (Bra) Williams
11.Robert Kubica (Pol) Renault
12.Adrian Sutil (Ger) Force India-Mercedes
13.Jaime Algersuari (Spa) Toro Rosso-Ferrari
14.Nico Hulkenberg (Ger) Williams
15.Heikki Kovalainen (Fin) Lotus
16.Sebastien Buemi (Svi) Toro Rosso-Ferrari
17.Jarno Trulli (Ita) Lotus


Ritirati: Karun Chandhok (Ind)Hispania Racing
Lucas Di Grassi (Bra) Virgin
Kamui Kobayashi (Jpn) Bmw-Sauber
Vitaly Petrov (Rus) Renault
Bruno Senna (Bra) Hispania Racing
Timo Glock (Ger) Virgin
Pedro De La Rosa (Spa) Bmw-Sauber


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