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La Fiat 500 Capri di Muammar Gheddafi in mano ai ribelli
27/08/2011
di Fabiana Muceli
La vettura elettrica, realizzata dalla Carrozzeria Castagna di Milano nel 2009, è un pezzo unico dal valore di 100 mila euro
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La fotografia sta facendo il giro del mondo e ritrae la Fiat 500 Capri di Muammar Gheddafi, prelevata dal compound di Tripoli come bottino di guerra degli insorti. La vettura elettrica, realizzata dalla Carrozzeria Castagna di Milano nel 2009, venne commissionata dal settimo figlio del colonnello, Khamis, e rappresenta l’unico esemplare in circolazione dal costo di ben 100 mila euro.
Inutile dire che presenta caratteristiche precise, tali da soddisfare le esigenze del leader libico. E’ equipaggiata con un motore elettrico Ansaldo da 34 kW, che consente alla 500 Capri di raggiungere i 160 km orari, con un’autonomia della batteria agli ioni di litio pari a 260 km e di superare pendenze del 30%. I due speciali inverter, prodotti in Svezia, sono capaci di ricaricare le batterie in dieci minuti, inverter per cui sono stati sborsati ulteriori 100 mila euro.
Esclusive anche le rifiniture, con la grande apertura (a sostituzione delle porte) in legno massello, interni in pelle avorio e rivestimenti studiati per resistere al caldo libico. La carrozzeria richiama il colore del Green Book, il libro verde di Gheddafi che contiene l’ideologia del leader libico, mentre la capote è in tela.
A sostituzione del logo Fiat è stato invece piazzato lo stemma della Jamahiriya, nella targa invece compare J40, a celebrazione dei 40 anni della Libia festeggiati nel 2009. Come si può notare dalla foto, i miliziani non sono riusciti a mettere in moto la 500 perché la stessa è dotata di un sensore che riconosce solo un certo numero di persone autorizzate, nascosto dietro l'immagine del Leone del Deserto.
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