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In Messico Lewis Hamilton si laurea Campione del Mondo
30/10/2017
di Giulia Morelli
La vittoria del Gran Premio del Messico però è di Max Verstappen seguito da Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen
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[ Città del Messico ] -
Ancor più importante del vincitore del Gran Premio del Messico è solo che Lewis Hamilton è il Campione Mondiale targato 2017. Hamilton dal canto suo non elogia con una gara difficile e faticosa per lui, in quanto al via è protagonista inconsapevole di una carrambola innescata da Max Verstappen e Sebastian Vettel, che di fatto fa catapultare sia il Ferrarista che Hamilton in fondo al gruppo.
Dopo la bella partenza di Sebastian Vettel, il pilota Red Bull Verstappen cerca di ostacolare la Rossa, nel mentre Hamilton tenta di infilarsi fra i due, ma pochi metri più tardi il terzetto formato da Verstappen, Vettel e Hamilton si spezza facendo si che Vettel prima sia autore di un contatto con la Red Bull e poi con la Mercedes di Hamilton, che via radio lamenta una presunta macchinazione da parte del Ferrarista. La “lite” si conclude con non pochi problemi, in quanto Vettel si ritrova con parte dell’ala rotta, Hamilton invece con una gomma forata, così entrambi rientrano ai box per le varie sostituzioni, rientrando in pista in fondo al gruppo. La situazione vede quindi al comando Max Verstappen seguito da Bottas, Ocon, Hulkenberg, Perez, Massa e Raikkonen, con Vettel 18 esimo ed Hamilton 20 esimo.
Pochi giri dopo arriva il ritiro per Daniel Ricciardo, per via di un problema al turbo, intanto l’incidente al via viene messo sotto investigazione, ma senza poi conseguenza. Sebastian Vettel continua la sua rincorsa, mentre il vantaggio di Verstappen sulla Mercedes d Bottas aumenta, come si riduce il margine dello stesso Verstappen da Hamilton che viene infatti doppiato dal pilota Red Bull e da Bottas. Lewis Hamilton inizia la sua ripresa quando Vettel è ottavo e di colpo si entra in regime di Virtual Safety Car a causa di un principio di incendio per la Toro Rosso di Brendon Hartley. Pit stop per tutti con Verstappen sempre in testa seguito da Bottas, Raikkonen, con Vettel ottavo ed Hamilton 16 esimo. Prima di fine gara Sebastian Vettel giunge sino al quarto posto, mentre Hamilton è in lotta con la McLaren di Fernando Alonso che alla fine viene superata dalla Mercedes di Hamilton il quale si appresta a tagliare il traguardo in nona posizione, che però gli basta per laurearsi Campione del Mondo 2017. Vincitore del Gran Premio del Messico è invece Max Verstappen con la sua Red Bull seguito in seconda posizione da Valtteri Bottas e in terza posizione da Kimi Raikkonen.
Viva amarezza per Sebastian Vettel che a fine gara ammette: “Ad essere onesti non credo che sia importante oggi pensare a Verstappen o a cosa accaduto in partenza e altri argomenti. Oggi è il giorno di Lewis: bisogna fargli i complimenti. Per noi è una delusione tagliare il traguardo sapendo che è finita. La Ferrari ha perso e a questo punto è tutto rimandato al 2018. Potevo sicuramente fare meglio in alcune occasioni ma alla fine non abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci siamo prefissati e non sono nell’umore giusto per essere felice anche se ci sono tanti punti positivi soprattutto rispetto all’anno scorso. La fortuna non ci ha aiutato ma la battaglia è stata corretta con le regole uguali per tutti e Hamilton ha solo conquistato quello che ha meritato”.
In Mercedes invece si fa festa e lo stesso Lewis Hamilton racconta: “È difficile al momento trovare le parole giuste, perché non mi sembra reale, è irreale. Ma è una giornata bellissima, mi sento felice per il campionato e credo che oggi ho dato tutto il cuore non mi sono mai arreso, non volevo permettere a chi mi stava davanti di prendere strada. L’importante è stato spingere per me, mi sentivo forse come alla partenza e puntavo solo al traguardo. È stata la stagione più impegnativa di tutte”.
Con il Gran Premio del Messico, Hamilton conquista la vetta desiderata ed ormai i punti si tralasciano, quando mancano solo due gare alla fine, ma comunque il prossimo Gran Premio è in Brasile sul circuito di Interlagos.
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