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F1 riaprono le danze, vince la Mercedes di Nico Rosberg
17/03/2014
di Giulia Morelli
Al primo GP di stagione in Formula 1, delusione amara per Sebastian Vettel e Lewis Hamilton
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[ Melbourne, Australia ] -
Siamo giunti cosi alla prima attesissima gara del Mondiale di Formula 1, con tante speranze e mille interrogativi, un pò sulla scelta di nuovi assetti e un pò per queste novità tecniche ripotate nel nuovo regolamento. Ci si aspettava una super Red Bull che battesse ogni primato mai raggiunto finora, con un Sebastian Vettel sempre inarrivabile che desse la paga al nuovo compagno di squadra, un giovane Daniel Ricciardo prelevato dalla Toro Rosso.
L’alternativa di un Mondiale in salita perciò non era scritta ne pervenuta. La Ferrari si lasciava alle spalle un 2013 poco positivo, con un Fernando Alonso pur comunque in ottima forma, ma deluso da una monoposto poco competitiva e poco in risalto. Si era pronti cosi a giocarsi davvero il tutto per tutto, tutti i team sulla ipotetica griglia di partenza esploravano gli ultimi assi vincenti prima del semaforo verde. Sulla pista Australiana i giochi in realtà sono stati pochi invece, il circuito di Melbourne ha mostrato un solo nome, lo strapotere Mercedes. Si perché la forza della Red Bull con il suo numero uno non si è vista e la beffa questa volta ha baciato Vettel.
Primo posto quindi per Nico Rosberg, secondo e terzo posto per entrambe le McLaren dell’esordiente Kevin Magnussen e Jenson Button. La sfortuna in casa Red Bull è stata talmente tale, prima il ritiro dopo solo quattro giri di Vettel e poi nel post gara l’amara squalifica del beniamino di casa Daniel Ricciardo, arrivato secondo al traguardo. Gara negativa anche per Lewis Hamilton che dopo aver dominato le qualifiche è costretto a ritirarsi, dopo pochi giri, per un problema al motore. Di certo Hamilton meritava una corsa diversa, magari in lotta con il compagno. Da risaltare l’opera McLaren, una vera e propria ricostruzione di un team che stava per sprofondare e che è riuscito ad aprire un 2014 nettamente positivo con entrambi i suoi piloti, a podio. Per concludere, l’effetto Ferrari colpisce, ma non stupisce affatto, Kimi Raikkonen stenta a fasi vedere, mentre Fernando Alonso finisce ai piedi del podio. L’analisi attribuisce una forte competitività della Mercedes che almeno per il momento strappa via il sorriso di Sebastian Vettel che intervistato narra che essendo un pilota dovrebbe stare in pista e non ai microfoni dei giornalisti. Che sia forse giunto il momento per cambiare un po aria? Il momento di giovani piloti, come Valtteri Bottas che iniziano a prendersi i lori applausi? Chissà.
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